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10 giugno 2007

BENEDETTO XVI PER PACE IN TERRA SANTA E PER LE CHIESE ORIENTALI

Fonte: MISNA
"Dalle mie labbra si leva oltremodo accorata l'invocazione di pace per la Terra Santa, l'Iraq, il Libano, tutti i territori sotto la giurisdizione della Congregazione per le Chiese orientali": lo ha detto Benedetto XVI in un discorso al dicastero vaticano della Congregazione per le chiese orientali, dove si è recato in visita in occasione dei 90 anni della fondazione, annunciando anche la nomina di monsignor Leonardo Sandri, già Sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, a Prefetto della Congregazione.

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Anche in una nota ufficiale della sala stampa vaticana sull’udienza concessa stamani dal Santo Padre al presidente americano si afferma tra l’altro: “Nei cordiali colloqui sono stati passati in rassegna i principali temi di politica internazionale, soffermandosi in particolare, per quanto riguarda il Medio Oriente, sulla questione israelo-palestinese, sul Libano, sulla preoccupante situazione in Iraq e sulle critiche condizioni in cui si trovano le comunità cristiane. Da parte della Santa Sede si è auspicata, ancora una volta, una soluzione "regionale" e "negoziata" dei conflitti e delle crisi che travagliano la regione”. Mentre l’ospite statunitense era ancora a colloquio con il Segretario di Stato cardinale Tarcisio Bertone, alla presenza di monsignor Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati, Benedetto XVI si è recato alla Congregazione per le Chiese Orientali e ha formulato il suo “accorato appello a tutti i responsabili perché ovunque, dall'Oriente all'Occidente, le Chiese possano professare la fede cristiana in piena libertà" aggiungendo: "Ai figli e alle figlie della Chiesa sia concesso ovunque di vivere nella tranquillità personale e sociale: siano garantiti dignità, rispetto e futuro ai singoli e ai gruppi, senza pregiudizio alcuno per i loro diritti di credenti e di cittadini. Possano le Chiese e i discepoli del Signore rimanere là dove li ha posti per nascita la Divina Provvidenza; là dove meritano di rimanere per una presenza che risale agli inizi del cristianesimo. Nel corso dei secoli essi si sono distinti per un amore incontestabile e inscindibile alla propria fede, al proprio popolo, alla propria terra". [MB]