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31 marzo 2021

Lettera a Sua Santità, Papa Francesco


Foto Patriarcato Caldeo
Santità,
Quanto avrei voluto venire personalmente a Roma per ringraziarVi per la Vostra visita storica al nostro paese, ma la pandemia del coronavirus mi impedisce a causa anche delle complicazioni del viaggio.
È un motivo di gratitudine a Dio che mi ha spinto a scrivere questa lettera a nome mio personale e a nome dei miei colleghi membri dell’Assemblea dei Vescovi cattolici dell’Iraq, per presentare a Vostra Santità il nostro profondo ringraziamento per questa straordinaria e coraggiosa visita in una situazione così inusuale.

Santità,
Con la Vostra illustre presenza avete toccato il cuore di tutti i cittadini iracheni, cristiani, musulmani e altri in tutta la nazione, nel centro, nella regione del Kurdistan e nella diaspora. Avete seminato la consapevolezza sull’importanza dell’accettazione e del rispetto della diversità, trattandosi di fratelli differenti che devono amarsi vicendevolmente e aiutarsi per costruire situazioni in cui ogni uomo viva con dignità, libertà e uguaglianza di diritti e doveri. Speriamo che questa linea di condotta, come indicato nel Vostro discorso a Bagdad, ispiri anche le intenzioni delle grandi potenze mondiali.

Santità,
Davvero, la Vostra visita ai sei luoghi, i Vostri incontri con illustri leader politici e religiosi e il Vostro contatto con semplici cittadini ha avuto una profonda risonanza.
Le vostre preghiere con noi e per noi, e la Vostra frase: “L’Iraq rimarrà sempre con me, nel mio cuore” hanno lasciato un’eco profonda che si è impressa nella la nostra memoria in modo indelebile.
Infine il vostro addio alla Messa a Erbil con parole in arabo: Salàm, salàm, salàm (pace, pace, pace) è stato di per sé un messaggio e un invito a preparare la via della pace e ad essere operatori di pace.

Santità,
Per noi, vostre figlie e figli cristiani, la Vostra visita ha realizzato un grande sogno, e ci ha dato un forte sostegno per rimanere, comunicare con gli altri, sperare e costruire la fiducia. Siamo immensamente grati per la Vostra frase “siete una Chiesa viva e forte”, che ci ha incoraggiati alla speranza e ad andare avanti con entusiasmo.
Non posso fare a meno di dire a Vostra Santità: grazie, grazie, grazie, con una riconoscenza speciale per il Vostro dono di $350,000 a favore dei poveri. Sarà nostra gioiosa premura aiutarli a Vostro nome, senza badare alle differenze di religione, etnia o altro.
Infine, invochiamo il Signore affinché Vi aiuti e effonda su di Voi tutte le grazie e benedizioni.

Louis Raphael Card Sako
Patriarca di Babilonia dei Caldei