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22 giugno 2018

Concerto per i cristiani perseguitati: Il Palazzo della Legione Allievi Carabinieri illuminato di rosso per i martiri cristiani

«È un evento unico e importante che testimonia l’impegno dei Carabinieri in favore della pace, in linea con la loro missione di peacekeeping, in difesa di tanti innocenti in Iraq e nel mondo». Così il cardinale designato Louis Raphael I Sako, patriarca di Babilonia dei Caldei plaude al Concerto della Banda dell’Arma dei Carabinieri dedicato ai Cristiani perseguitati organizzato dal Comando delle Scuole dell’Arma dei Carabinieri in collaborazione con Aiuto alla Chiesa che Soffre.
La serata, che si terrà a Roma martedì 26 giugno alle ore 20.30, presso la piazza d’armi della Legione Allievi Carabinieri in Viale Giulio Cesare 54/P, vedrà per la prima volta la banda dell’Arma dei Carabinieri suonare per i cristiani che soffrono in ragione per la propria fede.
Il patriarca Sako ricorda in particolar modo l’opera dell’Arma in Iraq, dove i carabinieri sono impegnati nella formazione della locale forza di polizia e anche nella difesa della diga di Mosul.
«Proteggere questa diga significa proteggere l’acqua, ovvero un elemento essenziale per la vita dell’Iraq.  Così come è essenziale la formazione della nostra polizia. In Iraq, con la caduta del regime, sono state sciolte tutte le forze di sicurezza. La missione dei Carabinieri è davvero nobile: una forza militare che interviene in un altro Paese non per fare la guerra, ma per difendere la vita e la dignità delle persone».
Nell’ambito della manifestazione il Palazzo della Legione Allievi sarà illuminato di rosso, in ricordo del sangue versato ancora oggi da tanti cristiani in tutto il mondo, così come erano stati illuminati Fontana di Trevi nel 2016 e il Colosseo lo scorso 24 febbraio. «In entrambe le due occasioni mi sono unito in preghiera, assieme alla mia comunità», afferma Sako che, a Roma per ricevere la berretta rossa dalle mani di Papa Francesco il prossimo 28 giugno, sarà presente al concerto assieme al cardinale designato Joseph Coutts, arcivescovo di Karachi in Pakistan. «Stavolta potrò partecipare personalmente e portare la mia testimonianza e quella dei cristiani in Iraq. Anche noi abbiamo un’importante missione di pace in tutto il Medio Oriente».