“Baghdad ha perduto la sua bellezza e non ne è rimasto che il nome.
Rispetto a ciò che essa era un tempo, prima che gli eventi la colpissero e gli occhi delle calamità si rivolgessero a lei, essa non è più che una traccia annullata, o una sembianza di emergente fantasma.”
Ibn Battuta
Una trentina di giovani, appartenenti a un'organizzazione di
volontariato civile, in gran parte musulmani - comprese alcune ragazze
vestite col velo integrale - hanno pulito a fondo e rimesso in ordine la
chiesa caldea dedicata alla Vergine Maria, collocata a Drakziliya, zona
di Mosul sulla riva sinistra del fiume Tigri, nella parte della città
sottratta alle milizie jihadiste dell'autoproclamato Stato Islamico
(Daesh) e tornata sotto il controllo dell'esercito iracheno. La chiesa
era stata confiscata e scelta come base logistica dai miliziani del
Daesh, ma nel periodo di occupazione jihadista risulta aver subito solo
danni minori, contrariamente a quanto indicavano false notizie messe in
rete a più riprese negli ultimi anni, che accreditavano la totale
distruzione del luogo di culto cristiano tramite esplosivo. I giovani
volontari – come mostrano foto pubblicate dal sito web ankawa.com –
hanno rimosso i detriti sparsi nella chiesa e ripulito il pavimento, nel
quadro dell'opera messa in atto in tutti i quartieri liberati dai
jihadisti per cancellare le tracce visibili – comprese scritte,
striscioni e murales - che i militanti di Daesh avevano disseminato nei
luoghi pubblici e nell'arredo urbano.