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6 marzo 2015

Iraq. Sako: guerra terribile, fondamentalisti distruggono tutto


La distruzione dell'antica capitale assira Nimrud in Iraq da parte dei militanti del sedicente Stato Islamico attraverso bulldozer “costituisce un crimine di guerra”. Lo denuncia l'Unesco facendo "appello a tutti i responsabili politici e religiosi della regione a sollevarsi contro questa barbarie”. Intanto è di ieri la notizia della fuga di circa 28 mila civili dagli scontri tra esercito e jihadisti nella città settentrionale di Tikrit: una “città simbolica”, come spiega il patriarca di Babilonia dei caldei Louis Raphaël I Sako al microfono di Paolo Ondarza:
 È una tragedia, perché questa è una città sunnita simbolica: è la città di Saddam Hussein, caduto nel 2003. La gente ha paura della vendetta, perché più di mille persone tra militanti o soldati sciiti sono stati assassinati. Tutta questa regione ha paura della vendetta. In questo momento sono come un “sandwich”: da una parte le milizie sciite con l’esercito iracheno e dall’altra l’Is. Perciò la gente cerca di scappare per non morire. Ci sono già due milioni di rifugiati iracheni. Adesso con Tikrit saranno di più. Il Paese non è preparato ad accogliere queste famiglie. È veramente una guerra terribile. Non si immaginano le conseguenze.
Da una parte l’emergenza umanitaria e dall’altra ci arriva la notizia dell’ennesimo colpo all’eredità storica dell’Iraq. Infatti i jihadisti del sedicente Stato islamico hanno raso al suolo l’antica città assira di Nimrud
Loro non hanno nessun rispetto per la vita umana, per la storia … per tutto. Vogliono cancellare, annullare, tutta la storia; vogliono ricostruire una loro storia.

Nell’interpretazione estremistica dell’islam infatti - quella adottata dall’Is - le statue, gli idoli, i santuari sono oggetti di culto diversi da Dio e per questo vanno distrutti. Una settimana fa la diffusione del video da parte del sedicente Stato islamico nel quale venivano fatti a pezzi, a colpi di asce le statue, i manufatti del monastero di Mosul …
Ma la legge musulmana non è così! Da 1500 anni queste antichità erano lì a Mosul e Nimrud; penso che quello che è accaduto a Nimrud sia più grave, perché lì tutti questi monumenti sono originali, non sono copie come era invece nel museo di Mosul. È una grave perdita per l’umanità, per tutta la civiltà antica della Mesopotamia … É triste, non si capisce come il mondo intero sia incapace di sconfiggere questa ideologia e questi gruppi terroristi.
C’è un appello che vuole levare ai nostri microfoni?
È un doppio appello: salvare la vita di queste persone innocenti, civili e tutto questo patrimonio internazionale. Non dobbiamo lasciare che i gruppi fondamentalisti distruggano tutto.