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23 luglio 2014

I jihadisti del “Califfato” attaccano Tilkif, respinti dai Peshmerga curdi

By Fides

Nella tarda serata di ieri, martedì 22 luglio, i miliziani dell'auto-proclamato Califfato Islamico responsabile dell'espulsione di cristiani e sciiti dalla città di Mosul hanno sferrato un attacco a colpi di mortaio contro il villaggio di Tilkif, nel tentativo di penetrare in uno dei centri abitati della Piana di Ninive dove hanno trovato rifugio le famiglie cacciate dalle disposizioni settarie imposte dai gruppi che hanno preso il controllo della seconda città irachena.
“L'attacco è partito da un villaggio controllato dai jihadisti - riferisce all'Agenzia Fides il sacerdote caldeo Paul Thabit Mekko - ma è stato respinto dalle truppe curde dei Peshmerga. Nella notte il panico aveva spinto decine di famiglie cristiane a fuggire verso Dohuk, ma i soldati curdi che presidiavano un check point hanno detto loro che la situazione era sotto controllo e potevano rientrare a casa. Il parroco Louis Hadil mi ha confermato che alle quattro del mattino l'emergenza a Tilkif era rientrata”.
L'episodio è emblematico dell'incertezza che pesa su tutta l'area: da un lato, l'attacco rappresenta la prova che i miliziani del Califfato Islamico non si accontentano di controllare Mosul e vorrebbero estendere il controllo sulla Piana di Ninive.
“Ma la reazione dei Peshmerga – fa notare p. Thabit Mekko - conferma che i curdi sono decisi a proteggere quest'area e sono molto fermi nell'intenzione di respingere ogni tentativo di sfondamento da parte dei miliziani jihadisti. Qui, adesso, a garantire la sicurezza della popolazione ci sono solo le forze militari curde”.