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10 giugno 2014

Iraq in fiamme. l'ISIS avanza e gli iracheni fuggono.

By Baghdadhope*

Secondo quanto riferito dal Governatore della provincia di Dohuk, nel nord dell'Iraq, Tamar Fattah Ramadhan Kuchar, il governatorato, con l'aiuto di organizzazioni internazionali come l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR),  Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia (UNICEF)  e Programma alimentare Mondiale (WFP) si sta organizzando per accogliere circa 200.000 profughi inyterni provenienti soprattutto da Mosul, la seconda città dell'Iraq caduta nelle mani dei combattenti dell'ISIS (Stato Islamico dell'Iraq e del Levante).
Dopo aver fatto appello perchè scuole e moschee venissero aperte per accogliere i profughi il Governatore ha anche annunciato l'intenzione di organizzare tre campi profughi dove poter fornir loro assistenza e che questa accoglienza, unita a quella già offerta ai profughi fuggiti dalla Siria, rappresenta un grosso sforzo per una provincia piccola come quella di Dohuk.      
Brutte notizie arrivano però non solo da Mosul ma anche da Kirkuk dove un giovane cristiano, Laith Hilal Abdul Hahad Krashun, è stato rapito mentre con un collega si recava al lavoro nel distretto industriale a sud della città. Il cadavere del collega del ragazzo rapito è stato ritrovato nella stessa area ma di Laith per ora non ci sono ulteriori notizie. 
Intanto a Kirkuk è stato imposto il coprifuoco dalle 23.00 alle 4.00 del mattino mentre secondo il portavoce del parlamento iracheno
Osama al-Nujaifi i combattenti dell'ISIS stanno avenzando verso la provincia di Salah Al Din che ha come capoluogo Tikrit, avanzata che, malgrado i proclami di vittoria del Tenente Generale al comando delle operazioni di sicurezza nella provincia,
Ali Furaiji, sembra inarrestabile se verrà confermata la notizia secondo la quale l'ISIS ha già preso il controllo della cittadina di Sharqat a nord di Tikrit.