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9 aprile 2014

Patriarca Sako: Lutto e preghiera per il card. Delly, ci ha tenuti uniti in tempi bui

Joseph Mahmoud

"Per la Chiesa caldea è un giorno di lutto e di preghiera, perché l'anima [del Patriarca emerito] trovi il riposo, ma è allo stesso tempo una giornata della memoria, per ricordare quello che ha vissuto e patito in questi anni". Con queste parole, affidate ad AsiaNews, Mar Louis Raphael I Sako rende omaggio alla memoria del Patriarca emerito Emmanuel III Delly, scomparso nella serata di ieri in un ospedale di San Diego (Stati Uniti) all'età di 87 anni. Il card Delly, racconta il Patriarca Sako, ha vissuto "più di 60 anni come sacerdote, 50 da vescovo e Patriarca, servendo sempre la Chiesa in Iraq. Seppur in circostante molto critiche, egli ha saputo rimanere fedele alla gente e alla sua patria".  
Il Patriarca emerito ha vissuto come guida della Chiesa caldea uno dei momenti storici e politici più difficili per la minoranza cristiana caldea e per la nazione irakena. Egli, sottolinea Mar Sako, "ha sempre saputo incoraggiare i fedeli, pur non potendo fare miracoli in un contesto davvero cattivo: egli ha sofferto molto per le guerre e le emigrazioni" dei cristiani. Per l'attuale Patriarca, il merito maggiore è stato quello di "rimanere fedele alla sua carica di pastore, nel seguire la sua gente.
La situazione era molto difficile, ma è rimasto qui, in Iraq, non ha mai pensato di fuggire o di sottrarsi alle sue responsabilità". E, in diversi casi, è intervenuto di persona "pagando il riscatto di sacerdoti rapiti" quando il fenomeno dei sequestri dei cristiani - anche e soprattutto fra i membri del clero - era diventata una prassi comune. Bisogna imparare dalla storia e dalle vicende di personalità simili a quelle del Patriarca Delly, che "hanno saputo rimanere fedeli [alla missione] pur in tempi molto particolari".
Mar Sako conferma che verrà celebrata nei prossimi giorni una messa di suffragio nella Cattedrale caldea di San Giuseppe a Baghdad, mentre il funerale verrà officiato con molta probabilità negli Stati Uniti, dove si è trasferita gran parte della famiglia di origine del porporato. Per noi cristiani irakeni, conclude il Patriarca Sako, si avvicina la Settimana Santa che conduce alla Pasqua di risurrezione; il ricordo del card Delly si inserisce nel contesto di queste celebrazioni, "sono tempi forti che invitano alla riflessione e alla preghiera, dobbiamo pensare, rinnovarci, accettare le sofferenze come Gesù, per essere salvati". 
Il Patriarca emerito Emmanuel III Delly è nato a Telkaif, nell'arcieparchia di Mosul dei Caldei, il 27 settembre 1927 ed è stato battezzato il 6 ottobre dello stesso anno. Si è laureato in teologia alla Pontificia Università Urbaniana e in diritto canonico alla Lateranense, in seguito ha conseguito la licenza in filosofia, sempre all'Urbaniana. Ordinato sacerdote il 21 dicembre 1952 dal Cardinale Pietro Fumasoni Biondi a Roma, nel Pontificio collegio urbano di Propaganda Fide, era rientrato a Baghdad come segretario del patriarca il 30 dicembre 1960. Il 7 dicembre 1962 viene eletto alla Chiesa titolare di Paleopoli di Asia, con l'incarico di ausiliare del Patriarca Paul II Cheikho, ricevendo l'ordinazione episcopale il 19 aprile 1963. Nello stesso anno, in qualità di vescovo, era divenuto membro del Concilio Vaticano II, al quale aveva partecipato dapprima come perito. 
Nell'ottobre 2002 rinuncia all'incarico di vescovo ausiliare per raggiunti limiti di età ma, poco più di un anno dopo, a pochi giorni dalla cattura di Saddam Hussein, il 3 dicembre 2003 viene eletto dai vescovi caldei Patriarca di Babilonia. Il suo ministero è caratterizzato da violenze e terrore, dalla fuga della minoranza cristiana irakena che vede dimezzarsi la sua popolazione; e ancora, dall'intervento militare Usa che semina morte e distruzione, e lascia alle spalle un Paese ancora oggi in grave difficoltà. A questo si aggiungono i sanguinosi attacchi alle chiese di Baghdad e Mosul, i sequestri di vescovi e sacerdoti, le esecuzioni mirate contro un gran numero di fedeli. Il 19 dicembre 2012 papa Benedetto XVI ha accolto la sua rinuncia al governo pastorale della Chiesa Caldea; il 30 gennaio dell'anno successivo viene eletto il successore, Mar Louis Raphael I Sako, arcivescovo di Kirkuk.