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24 novembre 2011

I cristiani d'Iraq

"La difesa della libertà religiosa è la cartina di tornasole

per verificare il rispetto di tutti gli altri diritti umani"

(Papa Giovanni Paolo II)

Tradizioni rispettate nel chiuso delle case e delle Chiese. Alberi addobbati e presepi nascosti da tende spesse alle finestre. La Santa Messa, di giorno, per motivi di sicurezza. La costante paura nel cuore e la fede incrollabile.
Aiuto alla Chiesa che Soffre vi racconta il Natale sotto assedio dei cristiani iracheni attraverso le testimonianze di vescovi, parroci e semplici fedeli. E un’intervista al nunzio apostolico, monsignor Giorgio Lingua, che ad ACS-Italia descrive i cristiani d’Iraq: «testimoni coerenti del Vangelo» che si «fanno strada tra i check-point» per entrare in Chiesa.

Prega con noi per i cristiani d'Iraq

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Leggi le testimonianze raccolte da ACS:

Monsignor Giorgio Lingua, nunzio apostolico in Iraq e Giordania

Monsignor Yousif Mansoor Abba, Arcivescovo di Baghdad dei siri cattolici

Monsignor Jean Benjamin Sleiman, Arcivescovo di Baghdad dei Latini

Don Aysar Saeed, sacerdote della diocesi di Baghdad dei siri cattolici

Padre Amir Jaje, superiore dei Domenicani di Baghdad

Padre Rufail Qutaimi, vicario emerito della cattedrale di “Nostra Signora della Salvezza” a Baghdad

Don Robert Jarjis e Seif, parrocchia "Santa Maria Assunta in Cielo" a Baghdad

Monsignor Louis Sako, arcivescovo caldeo della città di Kirkuk

Monsignor Georges Casmoussa,
arcivescovo emerito di Mosul dei Siri cattolici

Monsignor Amel Nona, Arcivescovo caldeo di Mosul

Joseph Kassab, direttore della Federazione dei Caldei d’America