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20 marzo 2011

Concreta accoglienza della Germania degli iracheni cristiani

By Baghdadhope*
Foto: Diocesi di Rottemburg-Stoccarda

Circa 300 famiglie caldee originarie dell’Iraq vivono nel territorio della diocesi di Rottenburg-Stoccarda, in Germania. Da pochi giorni queste famiglie hanno una chiesa in cui pregare secondo il proprio rito.
Acconsentendo alla richiesta in tal senso fatta dal patriarca della chiesa caldea, Cardinale Mar Emmanuel III Delly nello scorso gennaio, il vescovo di Rottemburg–Stoccarda, Mons. Gebhard Fürst, ha discusso della situazione degli iracheni cristiani in patria e nella sua diocesi, ed ha ufficializzato il passaggio alla comunità della chiesa dedicata a San Clemente durante la visita del Visitatore Apostolico per l’Europa, Mons. Philip Najim e di Padre Sizar Slewa Majeed, il sacerdote caldeo che da anni cura i fedeli a Stoccarda.
La chiesa è intitolata a Mar Shimoun Bar Saba’i, uno dei primi patriarchi della chiesa dell’est.
I fedeli caldei presenti nel territorio della diocesi sono divisi, come ha spiegato Padre Sizar Sleewa Majeed a Baghdadhope, tra 300 famiglie che vivono a Stoccarda, 500 a Mainz, 250 a Pforzheim e circa 130 persone a Heilbronn. In ognuna di queste città i fedeli possono contare su almeno due celebrazioni al mese secondo il rito caldeo.
Padre Sizar vive a Stoccarda dal 2008 e si sta preparando per il dottorato presso l’università teologica di Tubinga che vanta tra i suoi docenti anche Papa Benedetto XVI.
La chiesa di Mar Shimoun Bar Saba'i è la seconda chiesa caldea in Germania dopo quella di Mar Addai e Mar Mari ad Essen, consegnata alla comunità nel marzo del 2009.