By SIR
“Un uomo colto, comprensivo e aperto al dialogo”: così il procuratore caldeo presso la Santa Sede, padre Philip Najim, descrive al Sir il nuovo Ambasciatore della Repubblica dell’Iraq, Habbeb Mohammed Radi Ali Al-Sadr, “musulmano sciita”, che oggi è stato ricevuto in udienza da Benedetto XVI per la presentazione delle lettere credenziali.
“Si tratta di un uomo di grande personalità. Ho apprezzato molto il suo gesto, appena giunto in Italia, di fare visita alla nostra Procura dei caldei. Gesto di grande sensibilità e attenzione per la Chiesa cattolica. Ha anche espresso il desiderio di incontrare i religiosi e i sacerdoti iracheni che sono a Roma. In quell’occasione ha ribadito di voler collaborare con il Vaticano e con il Santo Padre per la soluzione dei problemi che affliggono i cristiani iracheni. Ricordo ancora le sue parole: ‘l’Iraq senza cristiani non sarà mai completo’. Una convinzione condivisa con chi, come noi, si sta battendo per vedere riconosciuti i diritti delle minoranze, come Benedetto XVI ha ricordato oggi nell’udienza. Prima di venire a Roma, Habbeb Mohammed Radi Ali Al-Sadr, ha fatto visita anche al patriarca caldeo Mar Emmanuel III Delly”.
“Il nuovo ambasciatore ha mostrato un’apertura e comprensione per la comunità cristiana irachena, per la Chiesa caldea irachena. D’altronde – aggiunge padre Najim – la sua esperienza nel campo della radio, della televisione e dei media in generale gli ha permesso di ben conoscere la realtà dei nostri cristiani. Sono certo che farà molto per la minoranza cristiana dell’Iraq”. Secondo quanto riporta oggi la Sala stampa vaticana, Habbeb Mohammed Radi Ali Al-Sadr è stato Direttore generale della Radio-TV Al-Salam di Baghdad (2003-2004), Vice Direttore generale per le Relazioni Pubbliche del Consiglio di Governo e Membro del Comitato per i Media, Membro del Gabinetto del Segretariato generale e Membro del Consiglio sovrano per il Comitato iracheno del Broadcasting (2004), Direttore Generale dei Media Network iracheni (2004-2008) e Funzionario presso il Ministero degli Affari Esteri (2009)
Clicca qui per il discorso (in inglese) del Santo Padre in occasione della presentazione delle lettere credenziali del nuovo ambasciatore della Repubblica d'Iraq presso la Santa Sede.
“Un uomo colto, comprensivo e aperto al dialogo”: così il procuratore caldeo presso la Santa Sede, padre Philip Najim, descrive al Sir il nuovo Ambasciatore della Repubblica dell’Iraq, Habbeb Mohammed Radi Ali Al-Sadr, “musulmano sciita”, che oggi è stato ricevuto in udienza da Benedetto XVI per la presentazione delle lettere credenziali.
“Si tratta di un uomo di grande personalità. Ho apprezzato molto il suo gesto, appena giunto in Italia, di fare visita alla nostra Procura dei caldei. Gesto di grande sensibilità e attenzione per la Chiesa cattolica. Ha anche espresso il desiderio di incontrare i religiosi e i sacerdoti iracheni che sono a Roma. In quell’occasione ha ribadito di voler collaborare con il Vaticano e con il Santo Padre per la soluzione dei problemi che affliggono i cristiani iracheni. Ricordo ancora le sue parole: ‘l’Iraq senza cristiani non sarà mai completo’. Una convinzione condivisa con chi, come noi, si sta battendo per vedere riconosciuti i diritti delle minoranze, come Benedetto XVI ha ricordato oggi nell’udienza. Prima di venire a Roma, Habbeb Mohammed Radi Ali Al-Sadr, ha fatto visita anche al patriarca caldeo Mar Emmanuel III Delly”.
“Il nuovo ambasciatore ha mostrato un’apertura e comprensione per la comunità cristiana irachena, per la Chiesa caldea irachena. D’altronde – aggiunge padre Najim – la sua esperienza nel campo della radio, della televisione e dei media in generale gli ha permesso di ben conoscere la realtà dei nostri cristiani. Sono certo che farà molto per la minoranza cristiana dell’Iraq”. Secondo quanto riporta oggi la Sala stampa vaticana, Habbeb Mohammed Radi Ali Al-Sadr è stato Direttore generale della Radio-TV Al-Salam di Baghdad (2003-2004), Vice Direttore generale per le Relazioni Pubbliche del Consiglio di Governo e Membro del Comitato per i Media, Membro del Gabinetto del Segretariato generale e Membro del Consiglio sovrano per il Comitato iracheno del Broadcasting (2004), Direttore Generale dei Media Network iracheni (2004-2008) e Funzionario presso il Ministero degli Affari Esteri (2009)
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