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29 settembre 2009

Germania: Messa di benvenuto per la comunità irachena cristiana di Essen

By Baghdadhope

Sabato 26 settembre, nella cattedrale cattolica di Essen (Germania) si è tenuta una speciale cerimonia: una messa di benvenuto alla comunità irachena cristiana arrivata nel paese grazie al piano di accoglimento per i rifugiati approvato dalla Germania alla fine del 2008.
Come ha raccontato a Baghdadhope Padre Sami Danka, parroco della chiesa caldea di Mar Addai e Mar Mari della città, uno dei concelebranti, a guidare la liturgia è stato il vescovo ausiliare di Essen Mons. Franz Vorrath che ha pronunciato parole di soddisfazione per il progetto ricordando come la diversità sia fondamento della creazione divina e che ha anche espresso l’opinione secondo la quale la Germania e l’Europa possono ancora dare accoglienza per motivi umanitari a chi fugge dal proprio paese.
Proprio come hanno fatto gli iracheni cristiani arrivati in Germania. E tra essi i caldei la cui tradizione religiosa, che risale al tempo degli Apostoli, è stata ricordata dal vescovo che ne ha rimarcato la particolarità rituale e l’uso ancora attuale della lingua di Gesù, e che ha voluto per questo che alla lettura del Vangelo in tedesco seguisse quella dello stesso passo in aramaico.
Alla cerimonia cui erano presenti diversi rappresentanti delle 22 diverse comunità straniere che vivono ad Essen hanno presenziato Rudi Löffelsend, responsabile degli affari esteri per la Caritas diocesana ed il ministro per le generazioni, la famiglia, le donne l’integrazione del Nord Reno-Westfalia, Armin Laschet, che in occasione della cena offerta dopo la cerimonia dalla curia vescovile ha riecheggiato le parole di Mons. Vorrath ricordando come la diversità, quando accompagnata dal processo di integrazione, significhi arricchimento per chi accoglie e per chi arriva.
Padre Danka, da canto suo, ha ringraziato il governo tedesco attraverso i suoi rappresentanti per il progetto di accoglienza che ha permesso a molte famiglie caldee di ricominciare una nuova vita in Germania auspicando anche che il governo tedesco si dimostri disponibile ad aiutare gli iracheni in Iraq contribuendo così alla rinascita del paese.