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30 marzo 2008

Cristiani a Bartella, Al Qosh, Baghdad e Bassora

Fonte e foto: Ankawa.com

By Baghdadhope


Ogni occasione è buona per tenere vivo il ricordo di Monsignor Faraj P. Rahho. Alle marce silenziose che in questi giorni gli iracheni cristiani stanno tenendo nei villaggi del nord ed all’estero diverse manifestazioni si stanno aggiugendo. Così, per esempio, al vescovo scomparso è stato dedicato nel villaggio di Bartella il campionato per l’elezione dell’ “uomo più forte” che ha visto cimentarsi in prove di forza diversi giovani del paese che si sono sfidati sollevando tronchi e sacchi, spostando enormi pneumatici da camion e trainando enormi fuoristrada. Per la cronaca il primo classificato è risultato Basam Abdelhad e l’intera gara è stata seguita da un folto pubblico e dal vescovo siro cattolico di Mosul, Monsignor George Qas Musa.

Ad Al Qosh, invece, alla presenza del vecovo caldeo Mikha P. Maqdassi è stata inuagurata la “Casa degli Angeli”, una scuola materna che accoglie 100 bambini di età inferiore ai sei anni divisi in 4 classi: fiori, passerotti, usignoli e farfalle. La scuola è affidata a Padre Emile Nouna ed è diretta da Sorella Esperance coadiuvata da 9 maestri.

Diversa atmosfera invece a Baghdad e Bassora dove la battaglia tra forze governative e milizie e tra le stesse milizie infuria. Sone molte infatti le zone della capitale dove la popolazione è costretta a barricarsi nelle case per paura degli scontri, specialmente quelle più vicine a Sadr City, l’enorme quartiere/città roccaforte dei miliziani dell’esercito del Mahdi fedele a Muqtada As Sadr contro al quale il governo guidato da Nuri Al Maliki ha dichiarato guerra. E’ il caso, ad esempio, del quartiere di Habibiya dove, secondo quanto riferito a Baghdahope da un sacerdote operante nella zona, l’esercito del Mahdi ha il controllo delle strade dalle quali non solo sono scomparse le forze governative, quanto non è più attivo il sistema della “fawha” che, in collaborazione con le forze giovernative ed americane, prevedeva la presenza ed il controllo dei check points da parte di forze armate di quartiere.
Proprio nella capitale si è registrata la morte di un giovane cristiano, Sargon Zahir Oshana, ucciso mentre tornva a casa dopo aver assistito ai riti pasquali nella chiesa di Mar Eliya a Baghdad Jadida.

A Bassora intanto è stata colpita la chiesa caldea di Mar Faram. Fortunatamente non ci sono state vittime ed il parroco, Padre Emad Aziz Banna, in segno di pace e speranza per una comunità sempre più ridotta ha adornato le pari della chiesa colpite con il simbolo di pace per eccellenza: dei rami di olivo.