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9 giugno 2007

Bush dal Papa: Medio Oriente, Africa e libertà religiosa

Nel corso di un “cordiale colloquio”, Benedetto XVI ed il leader americano hanno analizzato la “preoccupante situazione in Iraq”, ma più in generale le questioni relative a tutto il Medio Oriente e “le critiche condizioni in cui si trovano le comunità cristiane” di quei luoghi. Inoltre, i due hanno “esaminato le questioni morali e religiose odierne”, fra cui i diritti umani e la libertà religiosa.
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Sono questi i temi che Benedetto XVI ed il presidente degli Stati Uniti George Bush hanno trattato questa mattina durante il primo incontro fra il leader americano ed il Papa, nel corso di un “colloquio cordiale”, durato circa trenta minuti.
Durante l’incontro, si legge in un comunicato della Sala stampa vaticana, “sono stati passati in rassegna i principali temi di politica internazionale, soffermandosi in particolare, per quanto riguarda il Medio Oriente, sulla questione israelo-palestinese, sul Libano, sulla preoccupante situazione in Iraq e sulle critiche condizioni in cui si trovano le comunità cristiane”. Secondo fonti di AsiaNews, il Vaticano ha espresso tutta la sua opposizione all'idea di un'enclave cristiana (o "assira") per garantire la sicurezza dei cristiani in Iraq.
Da parte sua, “la Santa Sede ha auspicato, ancora una volta, una soluzione ‘regionale e negoziata’ dei conflitti e delle crisi che travagliano la regione mediorientale”.
Infine, il Papa e Bush hanno effettuato insieme “un esame delle questione morali e religiose odierne, tra cui quelle relative ai diritti umani e alla libertà religiosa, la difesa e la promozione della vita, il matrimonio e la famiglia, l’educazione delle nuove generazioni, lo sviluppo sostenibile”.
Dopo l’incontro, il presidente Usa si è incontrato con il card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, accompagnato da mons. Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati.