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27 dicembre 2006

Arcivescovo Cattolico di Denver (USA) sulla situazione dei cristiani iracheni


Il quotidiano del Colorado riporta un estratto dell'articolo dell'Arcivescovo Cattolico di Denver, Charles Chaput, sulla situazione dei cristiani iracheni pubblicato dal Washington Times.

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L’arcivescovo cattolico di Denver, in Colorado, Charles Chaput, ha dichiarato che le Nazioni Unite stanno ignorando il destino di milioni di cristiani iracheni che sono stati fatti oggetto di violenze e persecuzioni da parte degli estremisti islamici.
“I membri delle minoranze religiose non musulmane continuano a soffrire per attacchi di violenza sproporzionata nei loro confronti e di altri abusi dei loro diritti umani” ha scritto venerdì scorso l’Arcivescovo in un editoriale pubblicato dal Washington Times a firma congiunta con quella di Felice D. Gaer, uno dei membri della US Commission on International Religious Freedom.
Lo scorso mese Monsignor Chaput si è recato in Turchia, insieme ad alcuni membri dell’USCIRF, per incontrare una delegazione di membri delle chiese irachene che rappresentano una grossa parte di quel milione e mezzo di iracheni fuggiti dal paese dal 2003, e le decine di migliaia di coloro che continuano a fuggire ogni mese in un lento, silenzioso esodo.
Senza protezione militare e fino ad ora ignorati dall’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite, i gruppi cristiani “sono stati costretti a badare a se stessi” ha scritto Monsignor Chaput che ha aggiunto di come i rifugiati senza speranza parlino di chiese bruciate, esponenti del clero minacciati di morte, negozi ed attività generalmente gestiti da cristiani costretti a chiudere dagli estremisti che considerano tali attività come anti-islamiche.
Secondo Monsignor Chaput finché le Nazioni Unite non prenderanno in considerazione la loro situazione ai profughi cristiani sarà negata loro la protezione internazionale dovuta.