"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

5 ottobre 2020

Iraq: ieri chiese riaperte. Card. Sako (patriarca), “mondo intero ha bisogno di risveglio spirituale per godere di pace e stabilità”


Foto Patriarcato Caldeo
Un invito a pregare per l’Iraq, “che sta attraversando una crisi difficile”, per il Libano, la Siria, lo Yemen e la Libia è stato lanciato ieri dal patriarca caldeo di Baghdad, card. Louis Raphael Sako, durante la messa celebrata nella chiesa del Rosario nella capitale irachena.
 Dopo più di 7 mesi di chiusura a causa del Covid, ieri per la prima volta i fedeli, anche se in piccolo numero, hanno potuto partecipare alle messe nelle chiese riaperte.
“Il mondo intero ha bisogno di un risveglio spirituale per godere della pace e della stabilità”, ha affermato il patriarca ricordando analoghi inviti di Papa Francesco a pregare “per la Chiesa perché possa compiere la sua missione con sincerità, integrità e con occhio vigile”.
“Il periodo di quarantena trascorso in casa
– ha affermato Mar Sako – nonostante sia stato difficile, ha avuto il beneficio di rafforzare il rapporto tra i membri della famiglia e la spiritualità cristiana attraverso la pratica della preghiera e del silenzio, la meditazione e una lettura approfondita della Bibbia”.
È in mezzo alle “tenebre”, ha aggiunto il cardinale, che “il credente trova uno spiraglio di luce e l’incoraggiamento a condurre una vita dignitosa. Dio, infatti, non è ignaro del nostro dolore e dei nostri bisogni. Egli vuole che andiamo da lui”.