"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

22 ottobre 2019

Il Patriarcato invita i responsabili ad ascoltare le richieste del popolo e ad affrontare realmente la situazione

By Patriarcato Caldeo

Dall’inizio della manifestazione, del 1° ottobre 2019, noi in tutte le nostre chiese, preghiamo per la stabilità del nostro Paese e seguiremo con attenzione la manifestazione prevista per venerdì 25 di questo stesso mese.
Facciamo appello alla coscienza dei responsabili del Paese, di ascoltare seriamente le richieste delle persone che lamentano lo stato di miseria in cui vivono, del peggioramento dei compiti della pubblica amministrazione e della propagazione della corruzione nella maggior parte dello Stato, il che ha aggravato la situazione.
Questa è la prima volta dopo il 2003, che i manifestanti hanno espresso la loro pacificata manifestazione, e la loro distanza dalla politicizzazione, rompendo così le barriere settarie, sottolineando l’Identità Nazionale Irachena.
È come fare un pellegrinaggio per la nostra patria.
Nel momento in cui siamo solidali con le persone che esprimono il loro dolore e l’aspirazione per un domani migliore, chiediamo a tutti la padronanza di adottare una manifestazione pacifiche e civile, rispettando la proprietà pubblica ed evitando qualsiasi abuso che complicherebbe la situazione.
Inoltre chiediamo alle forze di sicurezza di rispettare il diritto a manifestare e di evitare violenza su di loro. Questo è il momento di affrontare, in modo responsabile i problemi accumulati, con un costruttivo dialogo e fare passi concreti cercando persone specializzate; note per la loro onestà e amore alla patria, affinché gestiscano gli affari del paese.
Il Signore della pace, doni la pace al nostro paese.