"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

30 settembre 2016

Papa in Georgia: prega per Siria e Iraq e per “i popoli sfiniti dalle bombe”


Una preghiera nella quale sono stati ricordati “i popoli sfiniti dalle bombe” ed è stato chiesto “solleva dalla devastazione l’Iraq e la Siria” ha concluso la prima giornata del viaggio del Papa in Georgia. Dopo la visita al Patriarcato ortodosso, infatti, Francesco si è recato nella chiesa di San Simone Bar Sabbae, dove era riunita la comunità assiro-caldea, compresi i vescovi del sinodo. Ad accoglierlo il patriarca di Babilonia dei Caldei, Louis Raphaël Sako.
Dopo l’esecuzione di un canto e la recita di una preghiera in aramaico, Francesco ha recitato una preghiera per la pace che ha composto per l’occasione: “Signore Gesù,/ adoriamo la tua croce,/ che ci libera dal peccato, origine di ogni divisione e di ogni male; / annunciamo la tua risurrezione, / che riscatta l’uomo dalla schiavitù del fallimento e della morte; / attendiamo la tua venuta nella gloria, / che porta a compimento il tuo regno di giustizia, di gioia e di pace.
Signore Gesù, / per la tua gloriosa passione, / vinci la durezza dei cuori, prigionieri dell’odio e dell’egoismo; / per la potenza della tua risurrezione, / strappa dalla loro condizione le vittime dell’ingiustizia e della sopraffazione; / per la fedeltà della tua venuta, / confondi la cultura della morte e fa’ risplendere il trionfo della vita.
Signore Gesù, / unisci alla tua croce le sofferenze di tante vittime innocenti: / i bambini, gli anziani, i cristiani perseguitati; / avvolgi con la luce della Pasqua chi è ferito nel profondo: / le persone abusate, private della libertà e della dignità; / fa’ sperimentare la stabilità del tuo regno a chi vive nell’incertezza: /
gli esuli, i profughi, chi ha smarrito il gusto della vita.
Signore Gesù, / stendi l’ombra della tua croce sui popoli in guerra: / imparino la via della riconciliazione, del dialogo e del perdono; / fa’ gustare la gioia della tua risurrezione ai popoli sfiniti dalle bombe: / solleva dalla devastazione l’Iraq e la Siria; / riunisci sotto la tua dolce regalità i tuoi figli dispersi: / sostieni i cristiani della diaspora e dona loro l’unità della fede e dell’amore.
Vergine Maria, regina della pace, / tu che sei stata ai piedi della croce, / ottieni dal tuo Figlio il perdono dei nostri peccati; / tu che non hai mai dubitato della vittoria della risurrezione, / sostieni la nostra fede e la nostra speranza; / tu che siedi regina nella gloria, / insegnaci la regalità del servizio e la gloria dell’amore . Amen”.