"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

23 febbraio 2015

Il Patriarca siro-cattolico apre le commemorazioni per il centenario del Genocidio assiro

By Fides

Il Patriarca siro cattolico Mar Ignace Youssef III ha aperto le commemorazioni per il centenario del cosiddetto Genocidio assiro, presiedendo nella sera di sabato 21 febbraio una celebrazione nella Cattedrale di Nostra Signora dell'Annunciazione, a Beirut. Alla Messa hanno preso parte tra gli altri anche il Patriarca maronita Boutros Bechara Rai, il Patriarca greco-melchita Grégoire III e il Patriarca siro-ortodosso Ignace Aphrem II, insieme al Nunzio apostolico Gabriele Caccia. Folta anche la delegazione di rapresentanti delle diverse formazioni politiche libanesi.
Con la definizione di “Genocidio assiro” si indica la deportazione e l'eliminazione fisica di cristiani appartinenti a comunità assire, caldee e siriache compiute in territorio ottomano dal governo dei “Giovani Turchi”. Nell'omelia, il cui testo è pervenuto all'Agenzia Fides, il Patriarca Ignace Youssef ha ricordato le vittime dello sterminio di cento anni fa, sottolineando come i discendenti di quelle vittime inermi non hanno mai cercato di vendicarsi delle violenze subite dai propri padri, e ha collegato la memoria storica di quegli eventi alle sofferenze attualmente vissute da tante comunità cristiane mediorientali. Riguardo ai conflitti che dilaniano il Medio Oriente, il Patriarca ha chiamato in causa anche le responsabilità dei “sistemi regionali e internazionali” che li hanno fomentati, foraggiando con armi e risorse logistiche le milizie jihadiste e i gruppi terroristici.