"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

3 novembre 2014

Il Patriarca caldeo: dal Premier iracheno pieno sostegno alle comunità cristiane

By Fides

Un impegno, esplicito e personale, a farsi carico della difesa delle comunità cristiane irachene è stato espresso dal Primo Ministro iracheno, Haider al Abadi, nel pomeriggio di domenica 2 novembre in un incontro con i capi delle Chiese cristiane presenti a Baghdad.
Lo riferisce all'Agenzia Fides il Patriarca caldeo Louis Raphael I, che ha guidato la delegazione di Vescovi e prelati ricevuti dal Premier.
“Nei 40 minuti di colloquio - racconta a Fides il Primate della Chiesa caldea - il Primo Ministro al Abadi, musulmano sciita, ha ripetuto più volte di sentirsi personalmente responsabile della protezione e della difesa anche dei cittadini cristiani. Ha deplorato il fenomeno dell'esodo dei cristiani, definendolo come una grave perdita per la nazione. Riguardo alla tragica vicenda delle terre cadute sotto il controllo del Califfato islamico, abbiamo sollecitato il Premier a favorire in tutti i modi la liberazione delle terre occupate. Con molto realismo lui ha riconosciuto che l'intervento militare non sarà sufficiente a risolvere il problema e che occorre favorire, nei tempi lunghi, un processo che elimini le radici del fenomeno, e faccia emergere il vero volto di un Islam aperto e rispettoso di tutti i diritti”.
Nell'incontro con il Premier, i capi delle comunità cristiane di Baghdad hanno segnalato anche alcuni recenti episodi di violenza subiti dai cristiani nella capitale. “Negli ultimi giorni - riferisce il Patriarca caldeo - alcuni cristiani sono stati rapiti e alcune abitazioni di famiglie cristiane sono state attaccate da gruppi di delinquenti che volevano occuparle. Il Primo Ministro ha promesso che farà intensificare la presenza di reparti militari nei quartieri, e si è anche detto disponibile a cooptare nel governo un altro ministro cristiano. Tutti mi hanno detto che è un uomo di parola,e mantiene le promesse”.