"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

16 luglio 2014

Mosul: dopo quelle dei cristiani "segnate" anche le case degli sciiti e degli shabak.

By Baghdadhope*

Dopo le notizie riguardanti le case di Mosul appartenenti ai cristiani che sono state contrassegnate con la lettera N di Nazarat/Nasrani (Cristiani) il sito Ankawa.com pubblica le foto di alcune di queste case.
Sul muro esterno della casa nella foto a sinistra appare quello che a noi occidentali ricorda uno smile sorridente ma che altro non è che la lettera N in arabo - ن - all'interno di un cerchietto al di sotto del quale appare la parola ساكن Saakin= abitante.
Nella foto a destra, invece, la ن è posta sotto la scritta عقارات الدولة الاسلامية  'aqarat aldaula alislaamiya = bene immobile di proprietà della stato islamico.
Secondo il sito e le testimonianze da esso raccolte il "segnare" le case riguarda soprattutto il quartiere arabo di Mosul, nella parte nord occidentale della città, e l'azione sarebbe volta ad impedire ai cristiani non solo di abitare nelle proprie case, ma anche di venderle.
Il sito non riporta invece le foto ma riferisce che questa misura discriminatoria non riguarda solo i cristiani ma anche gli sciiti e gli shabak, la maggior parte dei quali si stima siano anch'essi sciiti.
Sulle loro case è apparsa infatti la lettera R - ر - con la quale inizia la parola  روافض Rawaafid= rinnegati, disertori, o Rafiditi, il termine con il quale i sunniti si riferiscono dispregiativamente agli sciiti che non riconoscono la linea di successione che dal Profeta Maometto discese attraverso la nomina a primo califfo di Abu Bakr.