"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

30 giugno 2014

Saccheggiata l'Arcidiocesi caldea di Mosul. Distrutti i simboli cristiani.

By Baghdadhope*

Dopo aver occupato la sede dell'Arcidiocesi caldea di Mosul i combattenti dell'ISIS, secondo quanto riportato dal sito Ankawa.com, l'avrebbero saccheggiata ed avrebbero distrutto tutti i simboli della cristianità in essa conservati.
Un'azione compiuta nonostante che l'imam della vicina moschea di Ahamn Isma'il li avesse invitati a rispettare il sito per il suo valore religioso. Un appello cui, sempre secondo Ankawa.com, i combattenti avrebbero risposto che "non c'è vescovado o chiesa nello stato islamico".

Intanto giungono notizie, ancora non confermate e pubblicate da pochi siti, secondo le quali le due suore caldee, le due ragazze ed il bambino scomparsi mentre erano in viaggio verso Mosul siano stati liberati, anche se per ora nulla è trapelato dei particolari dato che la città di Mosul è circondata da un lato dalle forze dell'ISIS e dall'altro da quelle governative e nessuno può entrarvi o uscirne.
Certo è, invece, come confermato a Baghdadhope da fonti religiose nel nord dell'Iraq che molti cristiani dei villaggi nei pressi di Mosul dopo che le forze curde hanno respinto gli attacchi dei combattenti dell'ISIS hanno cominciato a fare ritorno alle proprie case.