"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

6 marzo 2014

Lettera di Mar Louis Raphael I Sako nel primo anniversario del suo insediamento come patriarca della Chiesa Caldea

By Baghdadhope*

Nel primo anniversario del suo insediamento come patriarca della chiesa caldea, Mar Louis Raphael I Sako, ha inviato, con una lettera aperta ricevuta anche da Baghdadhope, i suoi ringraziamenti a tutti coloro che in questa occasione gli hanno fatto gli auguri.
Dopo un anno di impegno, scrive Mar Sako, il "peso dell'eredità e della responsabilità" che grava sulle sue spalle è sempre maggiore; un compito "per niente facile, come invece qualcuno immagina sia". L'Iraq, sottolinea il patriarca, è un paese cui manca ancora la "pace e la stabilità" e nel quale "la nostra gente ancora soffre, si impoverisce ed emigra". In un tale contesto la Chiesa deve affrontare vari problemi: "il numero ridotto di sacerdoti e di religiosi e religiose, la mancanza di competenze, la debolezza del lavoro pastorale e la lentezza nell'aggiornamento e nel rinnovamento". Problemi che, si sottolinea non possono essere risolti dal solo patriarca perchè un patriarca non può "fare miracoli", compito riservato a "Dio con l'aiuto di tutti".  La lettera continua poi con un appello a tutto il clero caldeo sparso nel mondo perchè "esamini se stesso in silenzio ed in preghiera e perché ascolti la parola di Dio per diventare segno visibile della della Sua presenza e della Sua misericordia".
Il compito del clero è "imitare l'umiltà di Cristo" perché "i fedeli sentano in misura maggiore il calore del nostro amore e del nostro servizio". 
Papa Francesco, continua il testo, "domenica 3 marzo ha chiesto di pregare perché Dio mandi sacerdoti, religiosi e religiose liberi dalla vanità, dal potere e dal denaro!"
"Per poter affrontare le sfide attuali con onestà e coraggio" continua Mar Sako, ci vuole "una spiritualità profonda, una mente illuminata ed aperta, e la saggezza e l'entusiasmo necessari a lavorare in squadra per la nostra missione. Dobbiamo camminare uno di fianco all'altro, e non correre per superare l'altro!"
Un ringraziamento particolare è stato poi rivolto dal patriarca ai suoi collaboratori con i quali ha vissuto "momenti difficili ma anche esperienze gioiose".
Certo, continua Mar Sako, la sua energia a volte è venuta a mancare, ma nonostante ciò egli ha la "voglia di andare avanti nel servizio e compiere il suo programma con attenzione e speranza all'insegna dell'autenticità, dell'unità e del rinnovamento con l'aiuto dello Spirito Santo e delle preghiere, della pazienza e dell'incoraggiamento di tutti, necessari a superare ogni ostacolo ed a fare di più"