"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

14 marzo 2014

La chiesa caldea ricorda i suoi martiri nell'anniversario della morte di Monsignor Faraj Paulus Raho


By Baghdadhope*

Una grande celebrazione si è tenuta l'11 marzo a Baghdad nella Chiesa della Congratulazione della Vergine Maria per commemorare la morte dell'Arcivescovo di Mosul, Monsignor Faraj Paulus Raho, a seguito del rapimento avvenuto il 29 febbraio del 2008, quella di Padre Ragheed Ghanni ucciso a sangue freddo nella stessa città nel giugno del 2007 e quella delle persone che morirono nel corso dei due eventi. La celebrazione ha anche ricordato il giubileo d'argento della chiesa in cui si è svolta la funzione officiata dal patriarca caldeo, Mar Louis Raphael I Sako assistito dal parroco della chiesa, Padre Mushtaq Zanbaqa  e dal suo segretario, Padre Sakvan Matti. Presenti erano anche Monsignor Shleimun Warduni, vescovo  ausiliare  del patriarca, Monsignor Jean Sleiman, vescovo latino di Baghdad, Monsignor George Panamthundhil, segretario della Nunziatura Apostolica, il Ministro dell'Ambiente, Sargon Lazar e l'ex Ministro per l'Emigrazione e gli Sfollati, la Signora Pascal Warda.
A proposito dei due religiosi uccisi Mar Sako ha detto che quello della loro morte è "un anniversario che nessuno dimenticherà" e che "essi ci danno forza, speranza e fiducia nell'immortalità e nella continuità".
"Il loro sangue" ha aggiunto il Patriarca "ci spinge con maggior forza verso i valori della fede cristiana e dell'appartenenza al nostro paese" ed è "nostro preciso impegno lavorare con gli altri per la pace e per migliorare la situazione in cui viviamo con fatica." "I nostri padri" ha concluso Mar Sako "hanno sofferto più di noi e più numerosi sono stati tra essi i martiri eppure sono rimasti saldi nella fede e nel non abbandonare la propria terra perchè noi cristiani abbiamo qui una vocazione e dobbiamo scoprirla e viverla con coraggio e fiducia".