"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

7 ottobre 2013

Il Patriarcato caldeo proibisce la vendita non autorizzata delle proprietà della Chiesa

By Fides

Il Patriarcato di Babilonia dei caldei ha formalmente proibito la vendita di terre e case appartenenti al patrimonio della Chiesa senza previa autorizzazione “delle alte autorità ecclesiastiche”.
La disposizione restrittiva è stata resa pubblica in una nota che porta la data del 5 ottobre e fa riferimento esplicito alla Santa Sede come ultima istanza chiamata a concedere le licenze per la vendita dei beni della Chiesa. Il testo della direttiva, pervenuto all'Agenzia Fides, richiama l'Esortazione Apostolica post-sinodale Ecclesia in Medio Oriente (firmata da 
Papa Benedetto XVI) insieme a altre indicazioni emanate dai dicasteri della Santa Sede riguardo alle dismissioni di proprietà ecclesiastiche, in particolare nei Paesi dell'area mediorientale. Il Patriarcato richiama tutti i vescovi e i capi dei monasteri di farsi carico dell'indicazione contenuta nella nota.
Fin dalla sua elezione alla Sede patriarcale di Babilonia dei caldei, avvenuta alla fine di gennaio, il Patriarca caldeo Louis Raphael I Sako è intervenuto più volte sulla questione sensibile della gestione dei beni della Chiesa, denunciando le forme di alienazione non autorizzata come un incentivo al generale sradicamento delle comunità cristiane autoctone di tradizione apostolica dal Medio Oriente.