"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

18 settembre 2013

Elezioni nel Kurdistan iracheno: candidati cristiani in ordine sparso

By Fides

Alle imminenti elezioni per il Parlamento regionale del Kurdistan iracheno – in programma per sabato 21 settembre – i candidati cristiani partecipano con una pluralità di liste concorrenti. Sono riusciti solo in parte i tentativi di aggregare gli aspiranti parlamentari cristiani in partiti unitari. Secondo informazioni raccolte dall'Agenzia Fides, il cartello politico in cui sono confluite gran parte delle formazioni politiche ispirate da cristiani – compreso il Partito Nazionale Assiro e il Consiglio Nazionale Caldeo - è l'Assemblea delle organizzazioni caldee, assire e siriache, sotto la presidenza del cristiano assiro Emmanuel Koshaba. Ad esso si aggiunge il Partito Rafdein - legato al Movimento democratico assiro e presieduto da Yunadam Kanna – E il Partito Figlio dei due fiumi, sotto la presidenza di Kalita Shaba. Altri canditati cristiani – soprattutto armeni – sono presenti individualmente in altre liste.
La fioritura di partiti di impronta cristiana, pur esprimendo un vivace interesse per la sfera pubblica, appare segnata anche dal rischio della frammentazione su base etnica che da sempre caratterizza la partecipazione delle minoranze cristiane alla vita politica nell'Iraq post-Saddam. Sono 2.803.000 gli iracheni chiamati alle urne per eleggere 111 rappresentanti nella quarta legislatura regionale del Kurdistan iracheno. Il “sistema delle quote”, a tutela delle minoranze etniche e religiose, riserva almeno 6 seggi ai cristiani (5 per caldei, assiri e siriaci e uno per gli armeni) e altri 6 ai turkmeni.
Tra le questioni che stanno più a cuore ai rappresentanti cristiani nel Parlamento regionale del Kurdistan iracheno c'è da sempre lo sviluppo dei servizi sociali per le città e i villaggi della Piana di Ninive e il mantenimento degli equilibri demografici in quell'area, caratterizzata da una forte presenza cristiana.