"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

17 settembre 2012

Una bomba esplode davanti alla cattedrale di Kirkuk mentre in Libano si parla di pace e collaborazione.

By Baghdadhope*

A ritirare dalle mani del Santo Padre l’esortazione apostolica “Ecclesia in Medio Oriente” c’era, ieri a Beirut, Mons. Louis Sako, Arcivescovo di Kirkuk che a Roma nel gennaio 2009 per la visita ad limina al Pontefice fu il promotore di quello che sarebbe stato il Sinodo dei Vescovi del Medio Oriente tenutosi in Vaticano nell’ottobre dell’anno successivo.
Tra i patriarchi e gli altri vescovi che ordinatamente si avvicinavano  a Benedetto XVI per ritirare il documento Mons.Sako è apparso sorridente ed a suo agio tanto da scambiare qualche parola con il Santo Padre. Nulla è trapelato su ciò che è stato detto in quel momento e chissà se Mons. Sako ha riferito la notizia pubblicata solo nella serata di ieri, cioè che la sera di ieri un ordigno è esploso davanti alla porta esterna della cattedrale caldea del Sacro Cuore di Kirkuk, proprio la città di cui Mons. Sako è arcivescovo.

Foto Ankawa.com

L’ordigno, secondo quanto riferisce il sito Ankawa.com era nascosto in una busta di plastica scura ed è esploso alle nove meno un quarto della sera causando ingenti danni materiali ma nessun ferito. Secondo fonti della polizia assegnate alla protezione della cattedrale tre persone armate di armi con silenziatore hanno lasciato la busta davanti alla porta della cattedrale e sono poi sfuggite alla reazione armata delle forze di sicurezza. Non un errore quindi, ma un deliberato atto di violenza che annulla con la sua sinistra minaccia le belle parole che Mons. Sako aveva rilasciato nelle interviste concesse proprio dal Libano e che vogliamo ricordare:
 
Cristiani e musulmani devono lavorare insieme. Abbiamo lo stesso avvenire, lo stesso futuro. Loro sono il 95 per cento e noi il 5 per cento. Che cosa possiamo fare? Promuovere la cultura del dialogo, della pace: questa è la nostra missione come cristiani. Forse questo potrà aiutare a cambiare anche la loro mentalità, il loro modo di reagire con violenza. (Radiovaticana)

«I musulmani
– ha detto il presule ai giornalisti - non sono violenti e molti hanno condannato le violenze che vi sono state in questi giorni. Il Papa ha esortato a pregare per i musulmani e mi è parsa una cosa bellissima. (Terrasanta.net)

Che peccato!


Errata Corrige: Ad un'attenta rilettura degli articoli pubblicati da Ankawa.com e da  un altro sito iracheno cristiano, Ishtar TV, la bomba sarebbe esplosa nella serata di domenica 16 settembre, successivamente quindi all'incontro di Mons. Sako con il Santo Padre. 
Baghdadhope si scusa dell'errore con i suoi lettori. Purtroppo però la correzione della data, se utile a precisare che Mons. Sako non sapeva ancora dell'evento al momento della cerimonia a Beirut, non cambia la portata dell'evento stesso.