"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

19 settembre 2011

All'Unione Europea le sofferenze dei cristiani iracheni

By Radiovaticana

La settimana scorsa gli arcivescovi iracheni Bashar Warda di Erbil e Amil Nona di Mosul hanno incontrato il Presidente del Consiglio Europeo, Hermann Van Rompuy.
Nel colloquio, i due presuli di rito caldeo hanno ricordato le sofferenze dei cristiani in Iraq, dicendo che nel Paese non c'è libertà religiosa e sottolineando la necessità che i fedeli ricevano aiuti per costruire scuole, frequentate al 90% da allievi musulmani. “L'istruzione aiuterebbe a sviluppare una nuova cultura e la libertà di religione, aprendo nuove prospettive per i giovani”, ha indicato l'arcivescovo Warda.
L'incontro con Van Rompuy - riferisce l'agenzia Zenit - è durato mezz'ora e si è svolto a Bruxelles nel contesto delle visite organizzate dall'associazione caritativa cattolica internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs), che sostiene i cristiani perseguitati e sofferenti.
Durante la discussione, Van Rompuy si è informato sulle condizioni di vita della popolazione irachena, sui diritti delle donne e su come l'Europa possa essere di aiuto. Nell'arcidiocesi di mons. Nona, Mosul, i cristiani e gli edifici ecclesiali sono bersaglio di attacchi ripetuti, e il predecessore del presule, l'arcivescovo Faraj Rahho, è morto nel marzo 2008 dopo essere stato rapito.
Per l'arcivescovo Warda, dal 2003 sono circa 500 i cristiani uccisi per motivi religiosi o politici. Nello stesso periodo, ha aggiunto, 66 chiese sono state attaccate, e 4.000 famiglie di cristiani iracheni sono fuggite nella sua diocesi di Erbil, nel nord curdo, per evitare violenze e intimidazioni.
I due arcivescovi hanno anche sottolineato a Van Rompuy la propria preoccupazione per la situazione dei diritti umani a causa dell'articolo 3 della Costituzione dell'Iraq, che sancisce la supremazia della legge islamica, la shari'a.
Hanno inoltre incontrato alcuni membri del Parlamento Europeo e della Commissione dell'Unione Europea e Hans-Gert Pöttering, ex Presidente dell'Europarlamento e attualmente presidente della Fondazione Konrad Adenauer. La visita, commenta Acs, “ha dimostrato la crescente preoccupazione dell'Unione Europea per i cristiani del Medio Oriente”.